Fisioterapia

Ti offriamo la possibilità di iniziare e portare a termine un percorso riabilitativo completo, tutto all’interno del nostro Centro, senza dover mai cambiare strutture e figure di riferimento. 

Riteniamo che qualsiasi protocollo riabilitativo debba essere gestito da un lavoro d’equipe.
Ma facciamo un esempio concreto in cui la cooperazione dei nostri ruoli risulta estremamente efficace: ci occupiamo spesso di pazienti che hanno subito da pochi giorni interventi chirurgici (al ginocchio piuttosto che alla spalla e così via).

 Iniziamo con loro un iter che va dalla primissima fase di mobilizzazione passiva e recupero dell’articolarità sul lettino della fisioterapia, fino al momento della completa riatletizzazione esclusivamente in palestra (o in piscina, se necessario), se si tratta di uno sportivo, o comunque in caso contrario, fino al completo recupero del tono muscolare. 

Tutto ciò è reso possibile dall’ausilio di attrezzature fisioterapiche di ultima generazione, macchine isotoniche, attrezzi propriocettivi e per il corpo libero, che uniti alla manualità e all’esperienza maturata nell’ambito medico-sportivo, conferiscono al nostro Centro il valore aggiunto che ci siamo sempre prefissi di offrire. Da quel settembre 2012 siamo cresciuti anche a livello di spazi, aggiungendo nuovi locali e rendendola sempre più idonea ad accogliere sia le attività di fitness che quelle relative alla fisioterapia e riabilitazione.

Ginnastica Posturale

La ginnastica posturale è una tecnica riabilitativa utilizzata principalmente per intervenire sui problemi causati da una scorretta postura che si ripercuotono nei diversi distretti dell'organismo (tratto cervicale, tratto lombare, nervo sciatico etc.).
Ciò che incide in modo determinante è sicuramente la sedentarietà, ma invecchiamento, perdita di massa muscolare, fratture (nei casi più particolari gli interventi chirurgici), lavoro e pensando agli adolescenti, un' errata posizione di studio possono rappresentare l'inizio di un circolo vizioso in cui il dolore è il sintomo più invalidante. 

Per questo è consigliata in caso di debolezza o rigidità muscolare ( tipica soprattutto negli anziani per sarcopenia, ma non solo); in seguito a interventi chirurgici come protesi d’anca, ma particolarmente è indicata per anomalie posturali presenti fin dalla nascita e idiopatiche come scoliosi, piede piatto, ginocchia valghe/vare e molto altro. Tutti possono beneficiare della ginnastica posturale, basti pensare a coloro che svolgendo lavori sedentari o eccessivamente pesanti subiscono nel corso degli anni alterazioni a carico dei fisiologici rapporti articolari vertebrali o delle fisiologiche curve del rachide (rettilineizzazione della fisiologica cervicale/lombare, iperlordosi, spondilolistesi etc...).  Così il chinesiologo agendo attraverso specifiche tecniche, nonché sul rinforzo muscolare o sull' allungamento (a seconda del caso specifico) è in grado di prevenire, ridurre o addirittura eliminare le concause muscolari e articolari che agiscono nel circolo vizioso della scorretta postura, la quale resta la base dello stato doloroso.

Altresì è possibile agire sullla rieducazione respiratoria, indispensabile per il benessere dell’organismo; capacità di concentrazione, auto-rilassamento, gestione dello stress; corretto movimento ed equilibrio. Con la ginnastica posturale è, quindi, possibile curare e prevenire, i disagi muscolo-scheletrici (lombalgie, sciatalgie, mal di schiena, cervicale, scoliosi, artrosi, osteoporosi), circolatori (ipertensione, ipotensione), organici (alterazione del neurovegetativo, insonnia, indebolimento del sistema immunitario, problematiche gastroenteriche) e psichici (stress, depressione, difficoltà di concentrazione e di memoria, attacchi di panico, ansia).

Elettroterapia

La somministrazione di correnti elettriche ai tessuti biologici può avere finalità antalgiche, trofiche, stimolanti, oppure può essere utilizzata per permettere il passaggio transcutaneo di preparati medicamentosi.

Il termine “elettroterapia” indica l’utilizzazione a scopo terapeutico dell’energia elettrica in tutte le sue forme, dalla corrente continua alle correnti variabili. La corrente continua è la cosiddetta corrente galvanica (IONOFORESI).

Essa ha la capacità di veicolare le proprietà medicamentose di alcuni farmaci nella zona da trattare: La ionoforesi ha come effetto la regressione dei sintomi circa affezioni dolorose (algie) dell’apparato muscolo-scheletrico, derivanti da: artrite, artrosi, sciatica, lombalgie, cervicalgie, strappi muscolari, tendiniti. Fanno parte invece delle correnti variabili, le DIADINAMICHE e le TENS. 

Come funzionano le correnti variabili o antalgiche?


Queste correnti antalgiche si basano sull’applicazione, tramite gli elettrodi, di correnti che emanano impulsi alle fibre nervose presenti sotto la pelle. Sono capaci di diminuire la sensibilità dolorifica. 

Come? 

Tramite l’eliminazione delle sostanze alogene dalla zona in cui è localizzato il dolore, la liberazione di endorfine oppure tramite il blocco spinale degli input nocicettivi. 

Il principio di funzionamento si basa su un processo fisiologico chiamato gate-control anche conosciuto come “meccanismo del cancelletto“. 

Cosa succede non appena ci facciamo male? Andiamo a poggiare una mano, o ancora meglio andiamo a strofinare una zona. 

Cosa stiamo facendo? la mano poggiata o strofinata sul punto doloroso viene quindi “trasformata” dai recettori in impulso nervoso, il quale poi viaggiando attraverso le vie afferenti arriva al Sistema Nervoso Centrale, dandoci così la percezione del dolore. 

Queste correnti antalgiche vanno quindi a somministrare un impulso elettrico (maggiore del doloroso) che va ad interferire con quello doloroso “ingannando” così il SNC. 

Correnti Diadinamiche
 sono correnti unidirezionali a bassa frequenza compresa tra 50 e 100 Hz, derivate dalla sovrapposizione di due correnti sinusoidali in opposizione di fase e con soppressione delle fasi aventi lo stesso segno. Gli effetti fisiologici generali sono gli stessi della corrente galvanica.

 Ci sono vari tipi di correnti: monofasica, difasica, corto periodo, lungo periodo e ritmo sincopato. T.E.N.S è un acronimo inglese che vuol dire transcutaneous electrical nerve stimulation: essa è indicata per il trattamento di dolori cronici articolari e muscolari, permettendo un rilassamento progressivo con successivo smaltimento dei cataboliti. 

Per cosa sono indicate queste correnti antalgiche? 

L’elettroterapia è indicata per: affezioni muscolari, dolorose e nervose (soprattutto le nevriti); radicoliti ( sciatalgia, cruralgia etc.), dolori muscolo-sheletrici, artrosi. Per chi sono contro-indicate le correnti antalgiche?
Non sono indicate invece per pazienti portatori di pace-maker, donne in gravidanza, stimolazione peri-cardiaca e qualsiasi reazione allergica accertata alla corrente, ipoestesia cutanea, epilessia 

Tecarterapia

La parola TECAR è l’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo.

Questo macchinario è detto anche “Diatermia da contatto”, ed è lo sviluppo degli studi di Negelshmidt, che nel 1907 coniò il termine “diatermia” (die=attraverso, terme=calore) per indicare le correnti ad alta frequenza che producono calore. 

Può curare patologie legate a mani, spalle, ginocchia, anca, colonna vertebrale ed eliminare con efficacia dolori articolari. Questo mezzo fisico ha avuto una grande diffusione negli ultimi 15 anni e il suo successo è frutto della sua efficacia in quanto stimola i naturali processi di riparazione dell’organismo abbreviando i tempi di recupero motorio, e dell’ottima versatilità in quanto è indicata per moltissime patologie.

Applicando il principio fisico del condensatore, la Tecarterapia induce all’interno dei tessuti lesi un movimento alterno di attrazione e repulsione delle cariche elettriche degli ioni presenti nei tessuti corporei. In tal modo la tecarterapia trasferisce energia ai tessuti senza alcuna somministrazione di energia radiante dall’esterno. Queste “correnti di spostamento” inducono 3 effetti: chimico, meccanico e termico.

La Tecarterapia ha due modalità di azione: Capacitiva, rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo. Infatti è efficace sui tessuti molli e superficiali (muscoli, sistema vascolare e linfatico, etc.)
 resistiva, rilascia più energia nei tessuti ad alta impedenza (cioè che lasciano passare minor energia), per questo è utilizzata per applicazioni sui tessuti ossei, cartilaginei, tendinei, aponeurotici.


La formazione del fisioterapista per l’utilizzo di questo macchinario è fondamentale, poiché ogni patologia e ogni stadio (acuto, subacuto, cronico) hanno delle modalità di trattamento specifiche. 

QUALI SONO I BENEFICI DELLA TECARTERAPIA?

Miglioramento dell’afflusso arterioso con incremento dell’apporto di sostanze nutritizie ed ossigeno (riduzione delle tensioni muscolari) Miglioramento del deflusso venoso linfatico con più efficiente espulsione di tossine e cataboliti (riduzione dell’infiammazione) 
Miglioramento dell’equilibrio di membrana di tutte le cellule presenti nell’area trattata 
Aumento del metabolismo Potenziamento e sinergia con principi attivi che si vogliono veicolare nel derma e nell’ipoderma 

COME FUNZIONA LA TECAR? 

L’apparecchiatura è composta da uno strumento che genera una corrente alternata e da un circuito di applicazione costituito da una coppia di elettrodi. Gli elettrodi vengono applicati al corpo del paziente, che diventa parte del circuito elettrico. 
Questa tecnica è di semplice utilizzo ed ha una grande versatilità ed efficacia ed è ben tollerata dai pazienti. L’operatore inforca con le mani l’elettrodo e massaggia la zona da trattare con l’utilizzo di una crema conduttiva creata appositamente per migliorare la condizione di energia durante il trattamento. 

COSA CURA LA TECARTERAPIA? 

La Diatermia Capacitiva trova applicazioni in diversi settori: Nella terapia del dolore e traumatologia sportiva la diatermia capacitiva esprime le sue massime potenzialità nel risolvere sia a livello sintomatologico, sia tissutale i più vari disturbi acuti e cronici nei settori dell’ortopedia, della fisiatria e della medicina sportiva. 

In chirurgia estetica la diatermia capacitiva è utilizzata nel pre-operatorio così come nel post-operatorio, esaltando i risultati di qualsiasi intervento chirurgico, diminuendo infatti rapidamente il dolore e l’infiammazione, ottimizzando il drenaggio linfatico, accelerando il riassorbimento degli ematomi e riequilibrando il potenziale della membrana cellulare. Le patologie trattate con efficacia con la tecarterpia sono molteplici, parliamo di: distorsioni,
 tendiniti
, borsiti, 
lesioni, tendinee e muscolari
, traumi ossei e osteoarticolari
, metatarsalgia, 
dolori muscolari, pubalgia, 
edemi
ematomi
gonalgia
, lesione legamentose, 
tenosinoviti
, alluce valgo, 
coxartrosi
, lesione cartilagine del polso, 
lesioni tendinee
gonartrosi, 
fascite plantare
, epicondiliti
, epitrocleiti
, lombalgia, 
lombosciatalgia, 
cervicalgia.

CONTROINDICAZIONI


Le sedute di Tecarterapia sono assolutamente controindicate in caso di presenza di pace-maker e/o altri dispositivi elettronici impiantati, gravidanza e patologie neoplastiche (tumorali).

Ultrasuono Terapia

Gli ultrasuoni sono un mezzo fisico molto utile e prescritto dai medici. Essi si avvalgono di vibrazioni sonore a frequenze molto elevate non percettibili all’orecchio umano.
L’irradiazione ultrasonora produce un effetto pulsante meccanico (micro-massaggio) ed un effetto termico che, sommandosi, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari ed intracellulari.

IN COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO? 

Esistono due tecniche di applicazione: 

Il trattamento a contatto diretto rappresenta il metodo più utilizzato. Sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio viene spalmata una sostanza grassa che permette una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore (gel conduttivo), mentre la testina viene spostata con un movimento rotatorio o di “va e vieni” molto lento, sempre a contatto con la cute. In alternativa, qualora la zona da trattare è ben definita, localizzata, quindi piccola e circoscritta, è possibile erogare gli ultrasuoni in maniera pulsata (a intermittenza con pause di circa 1 secondo), permettendo di mantenere ferma, ed eventualmente anche di fissare la testina sulla zona da trattare. 

Il trattamento a contatto indiretto, ovvero in acqua. Il trattamento a contatto indiretto si realizza invece in acqua.
La parte da trattare (normalmente mani e piedi) viene immersa in dell’acqua tiepida contenuta in una bacinella. La testina viene tenuta distante dalla cute 1cm circa e l’erogazione in questo caso è in genere di 3 watt/cm2. Questo tipo di applicazione trova indicazione nelle zone irregolari del corpo come: gomiti, malleoli, mani. Pertanto può essere usata in caso di epicondiliti, epitrocleiti, artrosi alle mani e ai piedi, contusioni e distorsioni con edemi a livelli di tali distretti. 

Terapia con ultrasuoni roma Dosimetria: l’erogazione in genere dipende dalla dimensione volumetrica della zona da trattare. Generalmente si usano intensità di 3watt/cm2, o superiore, se vogliono raggiungere organi profondi e ampi come ad es. il muscolo quadricipite, gluteo, deltoide; 1-2watt/cm2 per quelli più superficiali (ad es. tendine d’achille). È consigliabile iniziare sempre le prime sedute con dosi modeste per poi aumentare gradualmente. 

QUANTO DURA IL TRATTAMENTO?

La durata delle applicazioni varia da 10 a 15 minuti. 

PER COSA SONO INDICATI GLI ULTRASUONI?

Gli ultrasuoni hanno un effetto: 
- antalgico (contro il dolore);
- antiedemigeno, ovvero contro il gonfiore (poiché permettono di muovere il liquido all’interno dei tessuti biologici); 
- fibrinolitico (contro le aderenze tessutali e per riallineare le fibre di collagene);
- di biostimolazione cellulare; di azione rilassante nei confronti delle strutture muscolari.

Possono essere dunque utilizzati per le seguenti patologie: tendinopatie inserzionali, tendiniti, tendinosi e tenosinoviti; epicondiliti ed epitrocleiti; sindrome da impengement (conflitto sub-acromiale della spalla); forme artrosiche; M. di Dupuytren; cicatrici ad evoluzione cheloidea; edemi; contusioni; distorsioni. 

QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI? 

Gli ultrasuoni non possono essere applicati nella zona precordiale (vicino al cuore) in caso di miocardiopatie; è sconsigliata la loro applicazione in prossimità del midollo osseo (apofisi spinose vertebrali) e in vicinanza di organi sessuali. Sono inoltre controindicati nelle articolazioni con epifesi fertili, ovvero nei bambini in fase di accrescimento e nei soggetti anziani con marcata componente osteoporotica poiché aggrava i fenomeni di decalcificazione dell’osso.
Altre controindicazioni sono rappresentate da neoplasie e tromboflebiti 

Magnetoterapia

In questa terapia vengono utilizzati impulsi elettromagnetici a bassa frequenza, al fine di dare un aiuto nella cura di diverse sintomatologie legate a stati infiammatori o a patologie ossee. Tale terapia è completamente indolore per il paziente e può essere effettuata anche con indumenti o apparecchi gessati.

Tali impulsi elettromagnetici agiscono sulle membrane cellulari ripristinando il loro corretto potenziale che è fondamentale per assicurare l’apporto di nutrienti all’interno della cellula. 
Inoltre i campi magnetici riattivano la circolazione sanguigna, migliorando l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti. Nel caso delle cellule nervose, il più rapido recupero del potenziale di membrana è in grado di aumentare la soglia di percezione del dolore, inducendo di fatto un certo effetto analgesico.


A livello di organi e strutture anatomiche, questi effetti si traducono in analgesia, riduzione dell’infiammazione, stimolo al riassorbimento degli edemi.
 In più i campi magnetici pulsati hanno un particolare effetto di stimolazione della migrazione degli ioni di calcio all’interno dei tessuti ossei, che sono in grado di indurre il consolidamento della massa ossea e favorire la riparazione delle fratture. 

PER COSA È INDICATA LA MAGNETOTERAPIA? 

E’ una terapia indicata per pseudo-artrosi, osteonecrosi, artrosi, algoneurodistrofia (Morbo di Sudek).
 Viene utilizzata anche come coadiuvante in patologie quali cervicalgia, lombalgia, periartrite di spalla, epicondilite. 
Nel caso di Osteoporosi favorisce la mobilizzazione degli ioni di calcio e il consolidamento dell’osso osteoporotico, concorrendo alla riduzione del dolore. 
Inoltre è utilizzata in caso di edemi d’origine traumatica o infiammatoria, lesioni cutanee a difficile guarigione (ulcere post-traumatiche o flebostatiche, decubiti, ustioni). 

Quali sono le controindicazioni? chi deve evitare di sottoporsi a magnetoterapia? 

- pazienti portatori di pace maker o altri elettrostimolatori a permanenza (le protesi acustiche devono essere rimosse prima di sottoporsi al trattamento);
- pazienti con patologie tumorali accertate;
- pazienti in stato di gravidanza; pazienti con morbo di Paget;
- pazienti con disturbi ematologici (piastrinopenia, anemia, linfomi) e stati emorragici di qualsiasi tipo in quanto il trattamento, inducendo vasodilatazione, potrebbe causare perdite di sangue. 

Laserterapia

La Laserterapia in fisioterapia ha fatto negli ultimi anni enormi salti in avanti grazie alla tecnologia che ogni giorno offre nuove soluzioni ingegneristiche specifiche per ogni ambito medicale.

Laser è l’acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation (amplificazione di luce per mezzo di emissione stimolata di radiazioni); dalla sua prima applicazione intorno al 1960, questa tecnologia ha trovato un campo sempre più vasto di applicazioni. 
Il laser nasce dall’ipotesi di creare un fascio di fotoni con determinate caratteristiche fisiche che permettano poi di ottenere particolari effetti biologici sui tessuti irraggiati.

Lo stimolo biologico tissutale è dipendente dalla profondità e dalle caratteristiche biologiche del tessuto target ma soprattutto dalle caratteristiche fisiche del raggio stesso come la lunghezza d’onda e la potenza. Importante è anche la quantità di energia ceduta in un determinato tempo in relazione alla grandezza dell’area da trattare.

L’esperienza del fisioterapista è determinante per la buona riuscita del trattamento. Esistono varie categorie di macchinari laser in fisioterapia: Laser CO2, Laser a diodi, Laser a scansione, Laser Yag. 

PER COSA È INDICATA LA LASERTERAPIA? 

La laserterapia è particolarmente indicata nelle patologie muscolo-tendinee e osteoarticolari acute e croniche, ed è comunque utilizzato nei protocolli di terapia del dolore sfruttando la terapia riflessa. 

Gli ambiti in cui OTTIENI ottimi risultati sono: 

- Patologia arto – reumatica artrosi cervicale, sciatalgie, tendinite della cuffia dei rotatori della spalla, poliartriti di mani e piedi, epicondiliti, artrosi dell’anca, gonalgie con e senza versamento, torcicollo, lombalgie, miositi, sindrome del colpo di frusta; 

- Sindrome del tunnel carpale Traumatologia sportiva – talloniti, pubalgie, contratture, fasciti plantari stiramenti e strappi muscolari, distorsioni articolari, epicondiliti (gomito del tennista), tendiniti, contusioni, borsiti, ematomi e metatarsalgie. Per lo sportivo è molto importante ricorrere ad un trattamento laser immediato per poter riprendere in breve tempo la propria attività ed evitare il rischio che il problema diventi cronico. nella medicina sportiva ed in fisioterapia il laser trova il più alto impiego grazie agli effetti antalgici, alle proprietà antiflogistiche e all’accelerazione delle cicatrizzazioni;

- Terapia riabilitativa – riabilitazione motoria articolare dopo la rimozione di apparecchi gessati o interventi chirurgici ortopedici

- Altre indicazioni – sinusite acuta e cronica, ustioni, ulcere vascolari e da decubito. il laser accelera e favorisce il processo di cicatrizzazione, inibisce la presenza di superinfezioni microbiche ed ha un effetto ipermizzante con miglioramento della detersione della ferita.

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